Sestino, inaugurata la mostra permanente dell’artigianato locale

In tempo di crisi tornano voglie antiche; nelle stagioni della crisi di identità torna anche la voglia di ricordare le proprie radici. E ciò ha dato luogo a Sestino ad un bel movimento per riprendere in mano le tradizioni artigianali. Venticinque operatori si sono messi al lavoro, uno spazio al centro del paese è stato recuperato e si è riempito non solo di "oggetti" ma di progetti e di idee volenterose.
L'inaugurazione della mostra - che sarà permanente - è avvenuta giovedì 25 aprile e finalmente si è visto un movimento nuovo e sono calati anche gli escursionisti del Sasso di Simone per ammirare l'esposizione.
" Vogliamo animare un paese che la crisi, di varia natura, ha debilitato come mai – spiega Brunella Nocentini una delle animatrici- "Vorremmo coinvolgere tante persone, fare in modo che tanti "punti" di attrazione rianimino il centro storico e le frazioni per attirare lo sguardo e l'interesse di quanti vengono da fuori e magari tornare a invogliare a venire a Sestino per riportarsi indietro un oggetto utile, un pezzo artistico, un ricordo di un paese che ha tanti motivi culturali da disseppellire".
 In effetti le attrazioni già in mostra vanno dall'uncinetto, al ricamo, al tombolo, al decoupage, alla manifattura di mobili da arredo o di arcolai, oggetti che erano alla base della manifattura dei corredi fatti in casa, con i ferri da maglia, con il fuso e la rocca o al telaio. Ma anche una variegata esposizione di impensati artisti locali, che propongono scorci paesaggistici, fazzoletti di paese, ceramiche dipinte.
" Non vogliamo fermarci qui - dice l'altra animatrice, Luisa Cerri – vorremmo che i giovani e le giovani portassero le loro mani intelligenti ad impegnarsi per far crescere il progetto e così mettere in calendario anche laboratori con i nonni e le nonne: insomma con quella terza età che nelle mani ancora ha i segni e il gusto del manipolare materie.
 "Si utilizza tutto - aggiunge Ivano Angeli, che da anni produce oggetti in legno.- La natura è la mia ispiratrice, anzi è quella che mi dona le occasioni. Gli alberi producono strane contorsioni, escrescenze straordinarie, superfetazioni che sono l'occasione per lavorarle quasi con carezze senza intaccare il prodotto naturale e tradurle così in contenitori, piccoli espositori, nicchie, soprammobili, presepi".
Insomma c'è entusiasmo attorno all'iniziativa, che senz'altro troverà altre adesioni.
Non mancano progetti ambiziosi per coinvolgere anche il mondo della scuola. Potrebbe essere l'occasione perché Sestino - così come tanti paesi, tanti centri storici già fanno- ricostruisca una sua "fisionomia", riescendo a creare occasioni di movimento, una rete di "spazi-vetrina" anche con prodotti alimentari locali. Da un centro storico "afono" a tante "officine della creatività"e contribuire così - è l'intento dei vari operatori - a nuove piccole ma significative economie. (ArezzoNotizie)

sabato, aprile 27, 2013