728x90 AdSpace


  • Ultimi post

    NOTIZIE DAL COMUNE DI BADIA TEDALDA (AR) E ZONE LIMITROFE
    Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...

    <b></b>
    martedì 1 maggio 2012

    Sestino: scuola di archeologia

    Un  gruppo di studiosi e amanti della archeologia, guidati dal prof. Gianfranco Paci della università degli studi di Macerata, si è portato fino a Sestino per una particolarissima lezione: il culto pagano e il cristianesimo  nelle epigrafi di Sestino.

    Oltre che nel curriculum di un corso di studi che Paci da tempo ha curato, con pubblicazioni su riviste scientifiche anche straniere su questi temi, l’argomento è di una certa attualità perché proprio in questi giorni a Roma si sono avviate le celebrazioni per l’anniversario del cosiddetto “anno costantiniano”, ricorrendo nel 2013  il bi-millenario della battaglia di Ponte Milvio.
    L’argomento parte da una  dedica semplice ma intricante:DEO ROMULO, su una base in travertino, con caratteri non più classici ma databili al IV sec., dove Romolo, nella temperie della divinizzazione di persone imperiali o di ambito imperiale, non è più chiamato Quirino ma con il nome storico dell’”uomo” del fondatore di Roma, l’iniziatore della grandezza dell’impero e della sua civiltà. Ma mortale.
    Siamo nell’Italia interna, tra le popolazioni rurali, dove il paganesimo resiste più coriaceo nei “pagi” o villaggi, che nelle città , dove il cristianesimo sta avanzando  tra classi colte e plebe.
    Uno scontro tra due mondi, semplificando, ricorrendo ai punti fondamentali, ai personaggi basilari. Ma è anche testimonianza della dialettica paganesimo/cristianesimo, e cioè tra la “divinizzazione” del fondatore dell’Urbe e la evidenziazione della creazione umana di un mito divinizzante, ancora spesso posto nell’edificio simbolo, il foro.
    L’epigrafia aiuta a comprendere lo scontro: accanto al Deo Romulo è posizionata una dedica a Costanzo II,  E il Romolo di Sestino per calligrafia e datazione è un “gemello” di altro cippo di Foligno.
    Non solo: Sestino conserva anche una straordinaria dedica- l’ultima conosciuta come tale – dedicata al Genius Loci ben nel 375 d.C., e anche in essa il vocabolario è assimilato ormai da quello cristiano, proprio perché il lessico è comunicazione ed essa usa una tecnica che è correlata al ”vocabolario” delle due religioni: una contaminazione naturale ma anche una modalità per una più efficace narrazione della tesi pagana, aggiornata.
    Insomma Sestino “ fa lezione”. Negli anni Ottanta- commenta il prof. Paci- ci trovavamo a Sestino da varie Università italiane,  vi si incontravano gli esponenti di spicco della cultura storiografica e archeologica italiana. Una vivacità straordinaria che  era impensabile in una località così piccola”.
    Ben vengano quindi, gli stimoli per riprendere un discorso di valorizzazione del nostro straordinario patrimonio, in questo caso archeologico, che si interconnette con i grandi eventi e i grandi temi della storia più alta della nostra civiltà. (Arezzonotizie)
    • Commenta dal sito
    • Commenta da Facebook

    0 commenti:

    Posta un commento

    Item Reviewed: Sestino: scuola di archeologia Rating: 5 Reviewed By: badia tedalda notizie
    Scroll to Top