Si sono svolti a Roma, venerdì, 25 maggio, nella sede dell'ANCI, il direttivo e l'assemblea delle Associazioni delle tipicità e identità territoriali, riunite in "ResTipica", e la prima giornata del workshop per "Il manifesto dei valori di Res Tipica", che proseguirà il 31 prossimo. Ai lavori ha partecipato anche il presidente della Associazione delle "Città della Chianina", che enuclea comuni toscani, umbri e del Lazio con i maggiori allevamenti della razza Chianina.
"Contro la crisi riprendiamoci i nostri valori"- è stato uno degli argomenti - per i quali, come ha spiegato il presidente Fabrizio Montepara, l'Italia gode un primato non contestato. "L'attrazione per l'Italia, e quindi il turismo che ha rappresentato la prima "industria" del paese e che ancora oggi ne è una componente fondamentale – giochiamo la qualità, la bellezza e l'identità."
Anche per questo tra i lavori in corso c'è una proposta di legge sul turismo di identità, la definizione delle iniziative sulla "tradizione, creatività e innovazione nel settore della alimentazione" per EXPO 2015; un protocollo d'intesa con il Ministero delle Politiche Agricole per le vendite finalizzate alla valorizzazione delle tipicità, la definizione e lo sviluppo di itinerari turistici, l'apertura di un negozio in Piazza Navona di prodotti enogastronomici, artigianali e dei territori di identità.
"Quello che vent'anni fa sembrava ancora irreversibile- la fuga dalle campagne- oggi rappresenta una nuova tendenza: un ritorno, che porta la cifra di oltre 12.000 nuove aziende agricole – ha spiegato il presidente di "Città della Chianina"- e c'è la consapevolezza che i territori considerati periferici tornano ad essere i custodi di tradizioni e di prodotti di qualità, in difesa dei quali occorrono tutele e riconoscimenti". " Dalla burocrazia , si chiede in un documento,l'azienda agricola non può essere equiparata ad una industria". E, per richiamare ancora l'attenzione al momento di crisi occorre pensare che i " piccoli numeri" devono essere tutelati, dalle Istituzioni, dalle Associazioni e anche con progetti di Unione camere - come hanno sottolineato alcuni interventi- e coinvolgere, nei territori e nel merito delle tipicità le stesse Fondazioni bancarie, finora attente ad un ritorno di immagine basato sulla cultura elitaria e gli epigoni della nostra civiltà. La civiltà di oggi è anche la grande tradizione enogastronomica, il prodotto genuino e tipico che germina in un paesaggio gradevole, il borgo antico che tramanda lo spirito delle radici del paese.
Particolarmente interessante il workshop, guidato dal prof. Giancarlo Dall'ara, della università di Perugia ed esperto in marketing. Nonostante tutto il turismo è un "soggetto" delicato, che va gestito in tutte le sue componenti con grande professionalità. Anzi si deve parlare di "turismi", dei quali il migliore promotore, il test del marketing è la " narrazione di una esperienza fatta sul luogo, la sensazione che ti lascia nella mente e nel cuore, e che poi trasmetti nella cerchia degli amici, oggi personali ma anche "virtuali" attraverso le reti dei social-network. Lo stesso stile di vita italiano- sostiene il docente- è u n trascinatore di turismi: la "piazza"- ad esempio – che va mantenuta e tutelata è un luogo tipico dell'Italia, è il luogo non solo dei monumenti ( presso il palazzo comunale, la torre, la chiesa) ma un " luogo di comunità, di socializzazione". (Arezzonotizie.it)
Anche per questo tra i lavori in corso c'è una proposta di legge sul turismo di identità, la definizione delle iniziative sulla "tradizione, creatività e innovazione nel settore della alimentazione" per EXPO 2015; un protocollo d'intesa con il Ministero delle Politiche Agricole per le vendite finalizzate alla valorizzazione delle tipicità, la definizione e lo sviluppo di itinerari turistici, l'apertura di un negozio in Piazza Navona di prodotti enogastronomici, artigianali e dei territori di identità.
"Quello che vent'anni fa sembrava ancora irreversibile- la fuga dalle campagne- oggi rappresenta una nuova tendenza: un ritorno, che porta la cifra di oltre 12.000 nuove aziende agricole – ha spiegato il presidente di "Città della Chianina"- e c'è la consapevolezza che i territori considerati periferici tornano ad essere i custodi di tradizioni e di prodotti di qualità, in difesa dei quali occorrono tutele e riconoscimenti". " Dalla burocrazia , si chiede in un documento,l'azienda agricola non può essere equiparata ad una industria". E, per richiamare ancora l'attenzione al momento di crisi occorre pensare che i " piccoli numeri" devono essere tutelati, dalle Istituzioni, dalle Associazioni e anche con progetti di Unione camere - come hanno sottolineato alcuni interventi- e coinvolgere, nei territori e nel merito delle tipicità le stesse Fondazioni bancarie, finora attente ad un ritorno di immagine basato sulla cultura elitaria e gli epigoni della nostra civiltà. La civiltà di oggi è anche la grande tradizione enogastronomica, il prodotto genuino e tipico che germina in un paesaggio gradevole, il borgo antico che tramanda lo spirito delle radici del paese.
Particolarmente interessante il workshop, guidato dal prof. Giancarlo Dall'ara, della università di Perugia ed esperto in marketing. Nonostante tutto il turismo è un "soggetto" delicato, che va gestito in tutte le sue componenti con grande professionalità. Anzi si deve parlare di "turismi", dei quali il migliore promotore, il test del marketing è la " narrazione di una esperienza fatta sul luogo, la sensazione che ti lascia nella mente e nel cuore, e che poi trasmetti nella cerchia degli amici, oggi personali ma anche "virtuali" attraverso le reti dei social-network. Lo stesso stile di vita italiano- sostiene il docente- è u n trascinatore di turismi: la "piazza"- ad esempio – che va mantenuta e tutelata è un luogo tipico dell'Italia, è il luogo non solo dei monumenti ( presso il palazzo comunale, la torre, la chiesa) ma un " luogo di comunità, di socializzazione". (Arezzonotizie.it)
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