Renzi: il paese recupera abitanti durante il periodo estivo, ma ragazzi e famiglie tendono per motivi di lavoro a convergere verso Sansepolcro e Novafeltria
Il censimento della popolazione – concluso come per legge lo scorso 29 febbraio – sta già delineando i primi risultati in attesa dei dati definitivi, ma soprattutto ufficiali pubblicati dall'Istat, l'Istituto Nazionale di Statistica. Nel piccolo Comune di Sestino stanno emergendo delle varie sfaccettature, alcune delle quali davvero interessanti. Per l'occasione abbiamo interpellato Giancarlo Renzi, ricercatore storico locale e consigliere di minoranza del Comune di Sestino, oltre che esserne stato il sindaco per dieci anni: "Già nella conferenza provinciale dell'Istat, che si è tenuta in Prefettura lo scorso dicembre, era stato messo in luce l'ottimo lavoro svolto dell'ufficio anagrafe locale, tanto da porre Sestino in posizione avanzata rispetto a tutti gli altri Comuni della Provincia di Arezzo. In quella data, infatti, Sestino aveva pressoché compilato il lavoro di censimento della popolazione e delle abitazione con il 96 % dei moduli riempiti. Ma uno dei dati più rilevanti è quello dei questionari compilati on-line, ben il 65%. Un elemento curioso, poiché il Comune di Sestino ha tendenzialmente un'età media dei cittadini abbastanza avanzata. In attesa comunque che l'istituto di statistica nazionale elabori tutte le varie informazioni e che si abbia quindi un quadro consolidato della situazione, merita di sottolineare che purtroppo la popolazione di Sestino, come quella di altri Comuni montani, è ancora in decremento, anche rispetto al 2010: infatti, passa da 1451 abitanti a 1434, un ritorno indietro fino agli anni di metà '700. Altro dato da evidenziare è che la popolazione immigrata, europea ma soprattutto extraeuropea – è di 187 unità, di cui 46 sono ragazzi minorenni e ben 20 in età di obbligo scolastico, costituendo di fatto un numero fondamentalmente per l'autonomia della scuola locale". I ragazzi, ma anche tante famiglie, soprattutto per motivi legati al lavoro, "abbandonano" il piccolo Comune di Sestino per trasferirsi in centri limitrofi dove esistono maggiori opportunità lavorative (tenendo sempre conto della situazione attuale, nda) come possono essere Sansepolcro per il lato toscano e Novafeltria per quello dell'Emilia Romagna. La popolazione senza dubbio aumenta nei mesi estivi, poiché molti sono i turisti stranieri e non, proprietari di antichi casolari e borghi della zona che vengono a rilassarsi nella natura ancora incontaminata. Sestino è ubicato per l'appunto, nell'ultimo piccolo lembo di terra Toscana, al confine con le Marche e a due passi sia dalla Romagna, che dall'Umbria. Una zona con collegamenti non facili, messi a dura prova nei mesi invernali a causa delle abbondanti nevicate ma che grazie allo spirito allegro dei suoi abitanti resta sempre in vita, in particolare con il simbolo della sua terra: la carne chianina. (Saturno Notizie)
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