Assalivano i mezzi fermi davanti ai negozi
Un italiano e un albanese a capo dell'attività illecita colpivano le ditte artigiane biturgensi che operano nel settore della termoidraulica - impiantista, elettrica e di carpenteria edile
Arezzo, 16 marzo 2012 - Una vera persecuzione quella che nelle ultime settimane ha colpito le ditte artigiane biturgensi che operano nel settore della termoidraulica - impiantista, elettrica e di carpenteria edile.
Ben 13 colpi, in cui è stato racimolato materiale per circa 60 - 70 mila euro. Era stato un italiano ed un albanese a mettere su "l'attività". I furti erano iniziati a dicembre per poi aumentare negli ultimi quindici giorni. Il metodo? Venivano presi di mira i furgoni delle aziende che si fermavano di fronte ai vari negozi per rifornirsi del materiale necessario. Poi li forzavano, anche rompendo vetri, portiere e portavano via tutto quanto vi era all’interno.
Parte del materiale veniva venduta in Italia, altra prendeva la strada, probabilmente, dell’Albania. A seguito delle numerose denunce sono partite le indagini. Le forze dell'ordine hanno preso a controllare le registrazioni delle telecamere fisse del comune, poste in alcuni punti di Sansepolcro.
Poi ne sono seguite perquisizioni domiciliari, che hanno portato all'individuazione di N.D. di 53 anni, albanese, trovato in possesso di parte della refurtiva, in particolare martelli demolitori, trapani elettrici, a batteria, avvitatori, tassellatori e motoseghe. L'uomo è stato deferito, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Arezzo per il reato di ricettazione.
Le indagini sono andate avanti e hanno fatto individuare una seconda persona, G.T. di 40 anni, italiano, residente a Sansepolcro, uno degli autori materiali dei numerosi furti. Nella sua abitazione è stato trovato l’impianto satellitare dell'ultimo furto commesso, ma al tempo stesso, sono stati raccolti numerosi elementi per farlo ritenere responsabile degli altri furti. Il materiale recuperato è a disposizione per l’identificazione, presso il Commissariato di Sansepolcro. (LaNazione)
Ben 13 colpi, in cui è stato racimolato materiale per circa 60 - 70 mila euro. Era stato un italiano ed un albanese a mettere su "l'attività". I furti erano iniziati a dicembre per poi aumentare negli ultimi quindici giorni. Il metodo? Venivano presi di mira i furgoni delle aziende che si fermavano di fronte ai vari negozi per rifornirsi del materiale necessario. Poi li forzavano, anche rompendo vetri, portiere e portavano via tutto quanto vi era all’interno.
Parte del materiale veniva venduta in Italia, altra prendeva la strada, probabilmente, dell’Albania. A seguito delle numerose denunce sono partite le indagini. Le forze dell'ordine hanno preso a controllare le registrazioni delle telecamere fisse del comune, poste in alcuni punti di Sansepolcro.
Poi ne sono seguite perquisizioni domiciliari, che hanno portato all'individuazione di N.D. di 53 anni, albanese, trovato in possesso di parte della refurtiva, in particolare martelli demolitori, trapani elettrici, a batteria, avvitatori, tassellatori e motoseghe. L'uomo è stato deferito, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Arezzo per il reato di ricettazione.
Le indagini sono andate avanti e hanno fatto individuare una seconda persona, G.T. di 40 anni, italiano, residente a Sansepolcro, uno degli autori materiali dei numerosi furti. Nella sua abitazione è stato trovato l’impianto satellitare dell'ultimo furto commesso, ma al tempo stesso, sono stati raccolti numerosi elementi per farlo ritenere responsabile degli altri furti. Il materiale recuperato è a disposizione per l’identificazione, presso il Commissariato di Sansepolcro. (LaNazione)
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