Un guasto a una diga a Montedoglio, in provincia di Arezzo, ha fatto temere per alcune ore il peggio. Per precauzione, tuttavia, sono stati fatti evacuare dalle case gli abitanti delle zone vicine al Tevere, circa 200 persone, tra i comuni toscani di Sansepolcro, Santa Fiore e quelli umbri di San Giustino e Città di Castello. La situazione migliora: continua, infatti, a diminuire il flusso d'acqua in uscita dalla diga.
Per la Protezione civile regionale, dall'invaso stanno ancora uscendo circa 200 metri cubi di acqua al secondo, ma al momento della frattura, ieri sera, l'invaso sversava anche fino a 600 metri cubi: il livello della diga è calato, dicono i tecnici di Sansepolcro, di almeno due metri e serviranno altre sette-otto ore per verificare i danni subiti dalla struttura.
I circa 450 gli abitanti dei Comuni di Sansepolcro e Anghiari che hanno trascorso fuori casa la notte scorsa e sono tuttora sfollati, "sono stati tutti prontamente accolte dai Comuni - spiega il prefetto - in scuole, palestre, ospedali. Oggi, le loro case saranno sottoposte a controlli, praticamente una per una. Si presume che quelle piu' vicine alla diga siano state allagate ma ora e' presto per dirlo. Sarà una giornata di grande lavoro per vigili del fuoco, tecnici e forze dell'ordine''.
Per quanto riguarda la falla, la situazione, aggiunge il prefetto, ''è perfettamente sotto controllo. Nelle prossime ore, quando l'acqua arriverà a livello della falla e si fermerà, i tecnici potranno valutare il danno e capire che cosa lo ha provocato. Per ora non ci sono ipotesi''. (Tgcom)
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